Plantari

I plantari sono uno strumento spesso utilizzato per migliorare il comfort e la salute dei piedi. Grazie ai loro molteplici benefici, i plantari sono diventati negli ultimi anni un accessorio sempre più diffuso tra le persone che soffrono di problemi ai piedi o che cercano di prevenirli.

Tuttavia, non tutti sanno esattamente di cosa si tratta e quali sono le loro possibili applicazioni. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sulla questione, analizzando in dettaglio i plantari, le loro funzioni, le varie tipologie e le patologie che possono essere trattate grazie al loro utilizzo. Se stai considerando l’acquisto di un paio di plantari o semplicemente vuoi saperne di più su questo argomento, continua a leggere per scoprire tutto ciò che c’è da sapere sui plantari.

Quando è necessario il plantare?

Il plantare è spesso consigliato quando si verificano problemi ai piedi o alle gambe, come ad esempio dolore o affaticamento muscolare, deformazioni o patologie specifiche come la fascite plantare o la tendinopatia achillea

In particolare, i plantari possono essere utili in presenza di:

  • Piedi piatti o cavi
  • Pronazione eccessiva o insufficiente
  • Ginocchia valghe o vare
  • Disallineamento dell’anca
  • Dolori alla pianta del piede o al tallone
  • Tendinite o lesioni al tendine d’Achille
  • Metatarsalgia o neuroma di Morton

Inoltre, i plantari possono essere utilizzati da atleti e sportivi per migliorare la loro prestazione e prevenire le lesioni. Anche le persone che trascorrono molte ore in piedi o che praticano attività che comportano un carico eccessivo sui piedi, come ad esempio il running o l’escursionismo, possono beneficiare dell’uso di plantari personalizzati per migliorare il comfort e ridurre il rischio di lesioni. Tuttavia, è sempre importante consultare un medico o un podologo per valutare la necessità di utilizzare i plantari e scegliere quelli più adatti alle proprie esigenze.

Come si chiama l’esame per i plantari?

L’esame per la valutazione della necessità di utilizzare i plantari personalizzati si chiama valutazione baropodometrica. Questo esame consente di analizzare il modo in cui il peso del corpo viene distribuito sui piedi, rilevando eventuali asimmetrie, aree di sovraccarico o di sottocarico e altre anomalie che possono essere alla base di dolori o problemi ai piedi o alle gambe.

La valutazione baropodometrica viene eseguita utilizzando una pedana dotata di sensori di pressione che rilevano le variazioni della pressione esercitata dal piede durante la deambulazione o in posizione statica. I dati raccolti vengono elaborati mediante appositi software che generano una mappa della distribuzione del carico sui piedi e che permettono di individuare eventuali anomalie.

L’esame baropodometrico è molto utile per personalizzare la realizzazione dei plantari, poiché consente di identificare le esigenze specifiche del paziente e di realizzare ortesi plantari adattate alle sue caratteristiche anatomiche e funzionali.

Come si chiama il medico che fa i plantari?

Il podologo specialista che si occupa della valutazione, della prescrizione e della realizzazione dei plantari è il podologo. Il podologo è un professionista sanitario che si occupa della diagnosi, della prevenzione e del trattamento delle patologie che colpiscono i piedi e le gambe. Il podologo può prescrivere l’utilizzo di plantari personalizzati in base alle esigenze specifiche del paziente, e può anche occuparsi della realizzazione di tali ortesi plantari in laboratorio.

Inoltre, il podologo può fornire consigli sulle calzature più adatte, eseguire trattamenti per la cura e la prevenzione delle patologie del piede e consigliare esami diagnostici, come ad esempio la radiografia o l’ecografia, per identificare eventuali problematiche.

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